L’elicriso, chiamato anche “semprevivo” o “fiore d’oro”, cattura lo sguardo con i suoi capolini gialli che sembrano raggi di sole cristallizzati. Cresce spesso nei luoghi più aridi e ventosi, simbolo di resistenza e vitalità. Il suo profumo caldo e speziato evoca paesaggi mediterranei e giornate estive senza fine. Ma dietro la sua bellezza si nasconde una lunga storia di tradizioni, rimedi naturali e curiosi utilizzi.
Descrizione botanica
L’Elicriso (Helychrisum italicum G.Don), appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta perenne che cresce spontaneamente nei terreni aridi, sabbiosi e assolati delle regioni mediterranee.
Alta in genere dai 20 ai 60 centimetri, si distingue per i rametti argentati, le foglie strette e grigio-verdi, e soprattutto per i capolini giallo intenso che sbocciano da giugno ad agosto.
La sua caratteristica più affascinante è la persistenza del colore: anche una volta essiccati, i fiori non perdono la loro brillante tonalità dorata, da cui il nome “fiore immortale”.

Origine del nome
Il termine Helichrysum deriva dal greco antico helios (ἥλιος) che significa “sole” e chrysos (χρυσός), “oro”: “sole dorato”.
Un nome che descrive perfettamente l’aspetto solare della pianta e la sua capacità di conservare la lucentezza anche dopo il raccolto.
Nell’antichità era considerato simbolo di eternità e rinascita, motivo per cui veniva spesso utilizzato nelle corone funebri e nei rituali dedicati agli dei del sole.
Usi nella storia
Già gli antichi Greci e Romani conoscevano l’elicriso.
- Le donne greche lo utilizzavano per profumare la pelle e i capelli.
- I Romani lo impiegavano nei riti religiosi e nei balsami curativi.
- Nel Medioevo, l’elicriso veniva coltivato nei giardini dei monasteri come pianta medicinale contro tosse, asma e disturbi cutanei.
Con il tempo, il suo uso si è tramandato nella tradizione popolare, soprattutto nelle regioni costiere italiane, dove era noto come “erba dell’oro” o “semprevivo odoroso”.
Proprietà ed utilizzi in erboristeria
L’elicriso è un concentrato naturale di benessere. I suoi fiori contengono flavonoidi, oli essenziali, acidi fenolici e cumarine, sostanze che gli conferiscono proprietà:
- Antinfiammatorie e antiallergiche : ottimo contro dermatiti, eczemi, psoriasi e infiammazioni delle vie respiratorie.
- Decongestionanti e lenitive :utile in caso di tosse secca, sinusite, bronchite e raffreddore.
- Antiossidanti : contrasta l’invecchiamento cutaneo e protegge dai radicali liberi.
- Detossinanti e drenanti :favorisce il benessere del fegato e della circolazione linfatica.
In erboristeria si trova sotto forma di tisane, estratti, oli essenziali e pomate.
L’olio essenziale di elicriso, in particolare, è considerato uno dei più preziosi: bastano poche gocce per alleviare irritazioni cutanee, dolori muscolari o arrossamenti dovuti al sole.

Significato nelle medicine alternative
Nella fitoterapia olistica, l’elicriso è associato al potere della luce e della rigenerazione.
Si dice che aiuti a “sciogliere le ombre interiori”, portando chiarezza mentale e serenità emotiva.
In aromaterapia, il suo profumo caldo e balsamico viene utilizzato per rilassare, favorire la meditazione e stimolare il coraggio nei momenti di trasformazione personale.
Per questo motivo viene spesso chiamato anche “olio dell’anima”.
Utilizzo in cucina
Meno noto ma sorprendente è il suo uso gastronomico.
Le foglie di elicriso, dal profumo intenso che ricorda liquirizia, curry e salvia, vengono impiegate per insaporire carni, pesce e legumi.
In Sardegna, ad esempio, si usa per aromatizzare arrosti e liquori, mentre in Corsica è l’ingrediente segreto di alcune ricette tradizionali di formaggi e salumi.
Attenzione però: il suo aroma è molto forte, quindi va dosato con parsimonia!
Un piccolo sole che illumina corpo e spirito
L’elicriso non è solo una pianta medicinale, ma un simbolo di resilienza e luce: cresce dove tutto sembra arido, resiste al vento e conserva la sua bellezza anche quando tutto intorno appassisce.
Un vero e proprio “fiore eterno”, capace di portare equilibrio, calore e benessere — dentro e fuori.

Curiosità finale:
In alcune tradizioni popolari si dice che tenere un mazzetto di elicriso essiccato in casa aiuti a scacciare la negatività e ad attirare energia solare e buona fortuna.
Forse è per questo che, ancora oggi, continua a splendere come simbolo di vitalità… e di sole interiore.


